da | Ago 12, 2021 | Italia
Uscita fotografica al lago dei Colli Berici
Io non so se il Lago di Fimon sia sempre stato così bello, ma ultimamente lo trovo davvero affascinante.
E’ uno dei pochi laghi di Vicenza, di origine glaciale, circondato da colline su tre lati, bellissimo sia d’estate che in inverno (e vogliamo parlare dei colori in autunno?). Ha una storia antichissima che risale al Neolitico e nelle sue vicinanze sono stati trovati dei reperti archeologici interessanti.
Ricco di flora e fauna, personalmente adoro i canneti vicino all’acqua, le ninfee, i germani e i cigni che si avvicinano nella speranza di ricevere un po’ di pane (anche se forse quest’abitudine che hanno acquisito non è proprio salutare).
La zona parcheggi, dove arriva la strada, è ad est e sud del lago. Spesso il parcheggio alla fine della strada è pieno, ma ce n’è uno che mi sembra abbastanza grande all’inizio del lago, sul lato sud.
La passeggiata
C’è una bella passeggiata che si può fare tutto attorno al lago, una strada sterrata di circa 5 chilometri, tutta pianeggiante, facilmente percorribile a piedi o in bici. Noi l’abbiamo fatta in poco più di un’ora, ma è bello andarci con calma per apprezzare la pace e tranquillità del lago. D’estate è anche abbastanza all’ombra, quindi sempre fattibile anche nei giorni più caldi (anche se io ho scelto l’ora prima del tramonto per trovare la luce migliore per fare foto).
Il lato del lago opposto ai parcheggi è un po’ meno bello di quello ad est, secondo me, perché non si vede molto il lago, la strada è separata dall’acqua da una fitta vegetazione. Ma ci sono delle belle aree verdi con panchine dove fare un picnic con gli amici o fermarsi a leggere un libro, anche perché meno persone si “avventurano” fino a qui. Le parti a sud ed est mi piacciono tantissimo perché offrono molti spunti fotografici.
Si trovano spesso, da entrambi i lati, dei pescatori con le loro barchette, ottimi soggetti fotografici pure questi, belli da vedere anche per chi non fotografa. La pesca sportiva è in effetti ammessa, e i pescatori possono campeggiare per un massimo di due notti (capita spesso di vedere delle tendine attorno al lago).
Fimon è anche adatto per un giro in bici attorno al lago; inoltre è collegato tramite una pista ciclabile e strade poco trafficate alla Riviera Berica e Vicenza. Un giorno farò anche questo giro.
Mangiare e bere al Lago di Fimon
Ci sono alcuni bar e ristoranti dalle parti dei parcheggi, un bar proprio sull’acqua, che nelle domeniche d’estate sono piuttosto (giustamente) affollati.
Noi aperitivo al lago e poi abbiamo deciso di andare a cena da Pierina, un agriturismo ad un paio di chilometri dal lago. Posto molto suggestivo, i numerosi tavoli sono sotto un portico e delle viti, nel cortile scorazzano liberamente polli e altri animali.
Meglio prenotare, il loro girarrosto è piuttosto popolare (e davvero buono); aperto da venerdì a domenica, da aprile a ottobre o novembre, non ricordo.
Direi che il Lago di Fimon è il posto ideale per un pomeriggio nella natura, che sia di passeggiata, bicicletta o semplice relax.
da | Gen 18, 2020 | Italia
passeggiata a
Campofontana
una domenica d’inverno
Campofontana sta diventando una destinazione sempre più gettonata per una passeggiata domenicale. Un po’ perché ci sono dei percorsi abbastanza semplici che possono essere fatti da chiunque, un po’ perché… è molto bello.Â
Le domeniche a Campofontana
Campofontana si trova in Lessinia, e fa parte di un Parco Naturale.
Qui si viene per fare il pieno di natura, fino all’orizzonte solo campi e boschi (in particolare uno dei faggeti più belli della zona), qualche cavallo. Ma a me piace anche immaginare la vita com’era ai tempi dei miei nonni, grazie ad alcune vecchie contrade che sembrano ferme a 70 anni fa.Â
Di solito quando vado a Campofontana prendo la strada che parte dal cimitero, passa per contrà Pagani e va verso il famoso faggio.
Un paio di volte sono stata anche sul Monte Telegrafo, non questa volta (causa mal di testa).
Domenica ho voluto provare un altro percorso, di cui avevo sentito parlare. Ho preso la strada che va a sinistra poco prima di arrivare al centro di Campofontana, c’è un cartello che indica Agriturismo L’Incanto.
Questa strada passa per le contrade Grisi e Zocca (alla cabina elettrica bisogna tenere la destra), e dopo l’ultima contrada partono una strada bianca e il sentiero 251 (a sinistra).
Il sentiero porta a un boschetto, che è il motivo per cui ho voluto fare questo percorso.
Il faggeto
Ed eccolo il bel boschetto di cui avevo sentito parlare. Un faggeto, esattamente.
I faggeti sono sempre affascinanti, i tronchi sono belli puliti, il sottobosco pure, di solito.
Molto bello anche quello del Cansiglio, e molto più grande, ma questo è più comodo per noi vicentini ed è veramente un piacere per gli occhi.
Ci siamo fermati a fare qualche foto perché era troppo bello.
Poi la bella sorpresa: i bucaneve.
Si vedevano appena, erano come la promessa di un bel tappeto bianco.
Ce n’erano tantissimi, impossibile non pestarli.
Agriturismo Bucaneve
Certo, non poteva avere un nome diverso l’agriturismo del faggeto. Ci si può arrivare in auto, ma la passeggiata da Campofontana è breve e molto piacevole.
E’ in una bella posizione, vicino al bosco ma soleggiato, almeno all’ora di pranzo.
Rifugio Monte Torla
Il Torla è diventato piuttosto popolare da quando è stato aperto nel 2018.Â
Non so se abbiano ristrutturato una malga, le fattezze sono quelle. Bella fuori e dentro. Il bagno ha un lavatoio di quelli antichi, dei bisnonni.
Noi abbiamo mangiato al Torla, perché avevamo prenotato, ma c’è veramente troppa gente. Mi sembrava di essere al mare a luglio.Â
La prossima volta penso che mi fermerò in uno degli agriturismi che ci sono più sotto. In ogni caso consiglio di prenotare, via whatsapp visto che il telefono prende poco lassù.
Bis di gnocchi:
Monte Veronese e ricotta affumicata.
Tagliere di salumi e formaggi
Al ritorno abbiamo fatto l’altra strada, quella che passa più in alto, per la contrada Pagani.
A volte da lassù si vede una bella striscia rosa-grigio che sembra anche carina, quasi delle nuvole basse illuminate da un sole che tramonta.
E invece no, è puro smog.
Chiunque sia stato a Campofontana almeno una volta conosce la Contrà Pagani. Molto molto bella.
Una tipica contrada cimbra.Â
Campofontana e il Parco Naturale della Lessinia sono belli in qualsiasi stagione.
Certo che ultimamente quest’area è diventata molto popolare, forse un po’ troppo per i miei gusti (uno va in montagna anche per stare in pace).
Ma dev’essere un po’ una moda ovunque, vedo che anche le Dolomiti ultimamente sono molto frequentate.
Va bene, finché la montagna non ne soffre, va bene, in fondo è giusto che possiamo godere tutti della bellezza della natura.
L’importante è che le portiamo rispetto.Â
Siamo tornati a Campofontana una settimana dopo perché ha nevicato e volevo fare una passeggiata sulla neve e vedere a che punto erano i bucaneve. E abbiamo trovato anche gli ellebori (comunemente noti come rose d’inverno). Love.
Questa volta abbiamo fatto un giro un po’ più lungo. Siamo saliti fino a Porto di Sopra e volevamo andare al Telegrafo, ma abbiamo sbagliato strada.
Sempre bella la contrà Pagani.
Il percorso su Strava e su Relieve.
Campofontana in primavera
Anche in primavera Campofontana non delude, con i crochi e il cielo che preannuncia un temporale.Â
L’ultimo dolcissimo arrivato al rifugio Torla (aprile 2022).
It’s Going to be Perfect!
vieni con me!