Un semaforo. Gli uomini mi sfiorano. Tutti trovano scuse per aumentare il prezzo stabilito inizialmente. Già, sono in INDIA. Non sicura dell’orario. Mi manca già il Nepal, come trattano gli stranieri. Nell’ultimo autobus che ho preso in Nepal non ho neanche potuto cedere il mio posto a una vecchietta, perché ero ospite e dovevo stare io seduta. Sul bus per Kakarbhitta stamattina era salito un pazzo. Con la sua ragazza e la figlia. Mi ha mostrato i polpacci e ha tirato un pugno in aria per farmi vedere quanto è forte. Voleva che andassi a casa sua. Certo. E voleva che mi prendessi sua figlia. In cambio della macchina fotografica.
C’è un negozio attaccato al distributore di benzina! Wow, sembra quasi di stare in Europa! Nemmeno in Cina i distributori son così avanzati..
8.15pm Tower View Hotel. Sto aspettando che mi scaldino l’acqua per lavarmi. Mi dovrò fare la doccia prendendo l’acqua da un secchio. Vabbè, che sarà mai. Meglio che fredda! Sono a Darjeeling, 2134m slm, patria del tè. Si trova nel West Bengala, una regione che vuole l’indipendenza (la chiamano Gorkhaland o qls del genere). Non è ancora proprio India, una via di mezzo tra Nepal e Tibet. Parlano nepalese in effetti. E la gente è gentile (non che mi aspetti che gli indiani siano rudi, ma un po’ più rompiscatole sì). Sono stanchissima e non vedo l’ora di andarmene a letto.
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