Questo doveva essere un blog in cui parlo dei miei viaggi, ma stamattina sono stata a trovare i miei nonni, e non riesco a togliermeli dalla mente.

Nonni

Li ho spiati dalla finestra della loro cucina. La nonna stava leggendo il giornale con i suoi occhiali da lettura più una lente di ingrandimento. Il nonno ha impiegato circa 5 minuti a rimettere il fazzoletto nella tasca dei pantaloni.

Hanno entrambi perso maggior parte della vista e dell’udito; i loro movimenti sono lenti, come quelli di un neonato, e allo stesso modo suscitano tenerezza e compassione.

Ricordo che da bambina venivo a nascondermi qui nel pomeriggio, perché la mamma non mi permetteva di guardare il mio cartone preferito; allora la nonna mi preparava il tè, dolcissimo, con i biscotti; non ho più fatto merende buone così.

Mi mancano la forza del nonno e la parlantina della nonna. Ora tocca a me restituire almeno in parte l’amore e la protezione che ho ricevuto da piccola.