La penisola di SamanĂ 

11 Aprile 2014

7.22 Non è stato difficile svegliarci alle 6.30. Ormai alle 21.30 caschiamo a letto dal sonno, perchĂ© per un motivo o per l’altro siamo sempre svegli presto. Fa giĂ  caldo così presto al mattino; c’è talmente tanta afa che lo smog resta giusto all’altezza del naso.

A cavallo verso la cascata di El Limon

A cavallo verso la cascata di El Limon

Stiamo aspettando che il pick-up parta per El Limon, dove faremo il giretto con il cavallo per andare a vedere una bella cascata. A quest’ora molti hanno giĂ  fatto il bagno in mare e stanno ritornando a casa per iniziare la giornata lavorativa, chi in negozio, chi a fare da mangiare. Quel che mi spiace è che non abbiamo avuto il tempo di passare il confine che separa Las Terrenas turistica con Las Terrenas locale. Ci siamo passati ieri in gua-gua, arrivando, ma avremmo dovuto arrivarci a piedi. Gli sportivi di questa mattina camminano con dei pesi ai polsi o portando delle bottigliette di plastica piene di sabbia. Mica scherzano! Sul gua-gua di ieri c’erano due donne tenute molto bene, una aveva addirittura l’iphone!

Siamo già in ritardo nel nostro programma della giornata. Le tedesche ci hanno detto di partire prima delle 8 perché dopo arrivano le frotte di turisti alla cascata.

Passaggio attraverso la spiaggia del resort Grand Paradise per arrivare al nostro campeggio sul monte

Passaggio attraverso la spiaggia del resort Grand Paradise per arrivare al nostro campeggio sul monte

Ore 15.15 EL CABITO

Mamma mia che posto! La gente paga fior di quattrini (10 euro per un polipo) per venire a mangiare su una palafitta a una cinquantina di metri sul mare. Puoi anche buttarti giĂ¹, ma El Cabito non si assume nessuna responsabilitĂ ; c’è una corda per tirarsi su comunque.

Luca non ti buttare!

Luca non ti buttare!

Abbiamo camminato un’ora sotto il sole del primo pomeriggio (l’ora in cui preferiamo metterci in viaggio Luca ed io, a quanto pare), per risparmiare tre euro di moto concho. E’ stata una bella passeggiata perĂ², siamo passati per la bellissima spiaggia del Grand Paradise, l’unico resort del paese.

El Cabito ristorante

Il ristorante di El Cabito

Vista da El Cabito

Domattina perĂ² ce ne andiamo da qua, e prima di colazione, perchĂ© qui costa 250 RDS a persona. La birra 150, sti masci! Mai bevuta una birra così costosa in Repubblica Dominicana. In effetti qui è bellissimo, un po’ fuori dal mondo, e per questo devi pagare. La nostra casetta è pure su una palafitta, con una tenda al posto della porta, ma c’è la zanzariera (attorno al materasso messo sulle assi di legno del pavimento) a difenderci da possibili attacchi. Io ho male al culo, dopo la cavalcata di stamattina.

La nostra capannina sull'albero a El Cabito

La nostra capannina sull’albero a El Cabito

19h30 CHINOLA, frutto della passione. Questo sì che è buono! A Las Galeras la strada principale parte dalla spiaggia e sale perpendicolare verso l’interno. Stasera abbiamo risalito questa strada e ci siamo allontanati dal “centro” (l’incrocio delle due strade di Las Galeras) e siamo andati un po’ fuori perchĂ© il posto dove mangiamo di solito qua voleva 200 RDS per il pollo, anzichĂ© 150 come ieri. E allora abbiamo trovato sto posto senza pavimento, con i tavolini all’aperto riparati da un telo di plastica, e abbiamo il nostro bel pollo da 150 RDS con due succhi. Ma proprio buoni! Devo ricordarmi di dire a mia mamma che quando torneremo non mangeremo pollo per un bel pezzo.

12 Aprile

Giorno di relax a Las Galeras. Appena scesi da El Cabito abbiamo trovato una stanza in un bel alberghetto proprio all’unico incrocio di Las Galeras. Al Paradiso Bungalows ci sono 6 casette, ognuna composta da una camera e un bagno, una l’abbiamo presa noi, in un’altra ci sta il proprietario francese, e le altre sono vuote.

Il nostro bungalow a Las Galeras

Il nostro bungalow a Las Galeras

Erano le 8 quando siamo arrivati, dovevano ancora aprire. Beh, considerato che non hanno clienti non mi stupisce. Appena messi giĂ¹ gli zaini siamo andati al baretto all’altro angolo dell’incrocio a mangiare pancakes con marmellata e un caffè buonissimo. Qui sono degli americani i proprietari, un po’ hippy. Ho preso in prestito un libro, “The girl with pearl earring”, La ragazza con l’orecchino di perla, che devo leggere entro domani mattina perchĂ© domani si parte.

Dopo colazione siamo stati al supermercato a prendere qualcosa da stuzzicare per pranzo (crackers al formaggio e acqua) e siamo andati ad una spiaggetta un po’ fuori mano qui vicino. Ci siamo persi per arrivarci, ma molto bella. Noi abbiamo camminato un po’ in mezzo alle case e un po’ in mezzo al bosco per arrivarci, ma con la macchina si arriva proprio qui dietro.

Anche in questa spiaggetta sono attrezzati con lettini e baretto, ma noi rifiutiamo l’offerta e allarghiamo i nostri teli all’ombra. Dopo un po’ vicino a noi si mettono con i lettini due vecchietti bianchi con due ragazze nere. Sembrano coppie serie comunque, non di due giorni. C’è anche una romana che ogni tanto viene a parlare con i signori. Evidentemente sono tutti e tre degli espatriati, son venuti a passare l’etĂ  della pensione qui.

Siamo rimasti alla spiaggia fino al pomeriggio, io a leggere il libro senza perdere tempo, Luca facendo il bagno e guardando un pellicano che si tuffava nella baia di fronte a noi.

La sera dopo la doccia abbiamo cenato in un posticino in fondo alla strada, con riso e pollo, quello che il georgiano ieri sera ci ha consigliato come locale migliore di Las Galeras. In effetti si mangia bene ed è un piacere vedere che tipo di gente lo frequenta.